il Cantico delle Creature
Cambiare lo sguardo per riconoscerci fratelli e sorelle
il Cantico delle Creature
Cambiare lo sguardo per riconoscerci fratelli e sorelle
Laudato si’, mi’ Signore,
cum tutte le Tue creature,
spezialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno
et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante
cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significazione.
Laudato si’, mi’ Signore,
per sora Luna e le stelle:
in celu l’ai formate
clarite e preziose e belle.
Laudato si’, mi’ Signore,
cum tutte le Tue creature,
spezialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno
et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante
cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significazione.
Laudato si’, mi’ Signore,
per sora Luna e le stelle:
in celu l’ai formate
clarite e preziose e belle.
San Francesco ci invita a cambiare il modo in cui guardiamo il sole, la luna, le stelle, l’acqua, il vento, il fuoco, per andare oltre ciò che vediamo, riconoscendoci tutti creature nate dallo stesso Creatore.
San Francesco ci invita a cambiare il modo in cui guardiamo il sole, la luna, le stelle, l’acqua, il vento, il fuoco, per andare oltre ciò che vediamo, riconoscendoci tutti creature nate dallo stesso Creatore.
In queste strofe del Cantico delle Creature Francesco guida il nostro sguardo sul tema della fraternità: siamo tutti fratelli e sorelle tra di noi.
È un invito importante e spesso difficile da praticare quello che ci rivolge il Santo di Assisi, perché riconoscere in ogni creatura un fratello e una sorella, al di là dei legami sanguigni, ci sprona a non fermarci alla superficie, a non dare peso alle differenze che ci dividono, ma all’unico legame che ci unisce tutti, quello con Dio.
In queste strofe del Cantico delle Creature Francesco guida il nostro sguardo sul tema della fraternità: siamo tutti fratelli e sorelle tra di noi.
È un invito importante e spesso difficile da praticare quello che ci rivolge il Santo di Assisi, perché riconoscere in ogni creatura un fratello e una sorella, al di là dei legami sanguigni, ci sprona a non fermarci alla superficie, a non dare peso alle differenze che ci dividono, ma all’unico legame che ci unisce tutti, quello con Dio.