Quanto cuore e quanta ragione aveva san Francesco d’Assisi, affermando nel Cantico di frate Sole che l’uomo non è degno di nominare Dio!
Per lui, frate Sole è il simbolo più evidente dell’Altissimo onnipotente bon Signore, perché illumina e riscalda ogni cosa. Senza sole, infatti, non ci può essere vita e dall’altissimo cielo il sole sorge ogni giorno, segno della benedizione di Dio su tutti noi.

Senza il sole le acque ghiaccerebbero e non ci sarebbe pioggia, la terra diverrebbe inospitale e impedirebbe ogni sviluppo di vita, il nostro universo precipiterebbe nel buio più totale e in un silenzio di morte…

Ma se Dio è questo Sole Altissimo, l’uomo non solo gli è di fronte ad una distanza abissale come quella che esiste tra il cielo e la terra ma, quando si sottrae alla sua solare e benefica azione, diventa capace di tutto! Se volta le spalle al sole di Dio, l’uomo fa solo esperienza di aridità, non senso e tenebre.

Oggi assistiamo impotenti ad una guerra che, tra le 160 in atto in tutto il mondo, ci colpisce maggiormente per la sua vicinanza, oltre che per la sua assurdità e brutalità. Ma quanti altri segni di disumanità sono presenti nel nostro mondo cosiddetto civile!

Francesco ci invita ad avere e a donare la pace; tutti noi possiamo custodirla e coltivarla come ogni dono che può venire solo dall’alto.

A tutti i livelli, nelle famiglie come nella chiesa e nella società, chi si fa strumento di guerra vive solo per se stesso, diventando schiavo dell’avere e del potere. Al contrario, chi si fa strumento di pace dona, serve, gode del bene che compie. È figlio di quell’Altissimo che può nominare e lodare, come ha fatto san Francesco!