Cosa significa essere frati minori?

Cosa significa essere Frati “Minori”?
Che differenze ci sono con i frati della Basilica di Padova e di Assisi?

Fr. Tommaso da Celano nella ”Vita prima” di San Francesco a proposito del nome “Frati Minori”, scrive così:

“mentre si scrivevano nella Regola quelle parole: «siano minori», appena l’ebbe udite s. Francesco esclamò: «Voglio che questa fraternità sia chiamata Ordine dei Frati Minori». E realmente erano minori perché sottomessi a tutti, e ricercavano l’ultimo posto e gli uffici cui fosse legata qualche umiliazione, per gettare così
le solide fondamenta della vera umiltà, sulla quale si potesse svolgere l’edifico spirituale di
tutte le virtù”.

Ecco dunque, da dove scaturisce il nome Frati “Minori”; essere tra i più piccoli, non ricercare nessun privilegio, vivere nell’umiltà: questo vive s. Francesco e chiede di vivere ai suoi seguaci.

Lungo la storia dell’Ordine francescano c’è sempre stata la ricerca di come essere più fedeli alla Regola e allo spirito di s. Francesco.
Attualmente abbiamo tre “famiglie” francescane che professano la Regola di S. Francesco: Frati Minori, Frati Minori Conventuali e Frati Minori Cappuccini.

I Frati Minori Conventuali, ad esempio, sono coloro che custodiscono la Basilica di S. Francesco in Assisi e la Basilica di S. Antonio in Padova, mentre i Frati Minori la Basilica di S. Maria degli Angeli detta anche Porziuncola nei pressi di Assisi.

Per chi non vive questa vocazione, è assai difficile cogliere quali differenze vi siano fra le tre famiglie, a parte la forma del saio che le distingue.
Infatti la Regola di s. Francesco è la stessa per tutti, ma vi sono delle particolarità di applicazione caratteristiche di ciascuna famiglia che nella loro diversità manifestano la ricchezza del carisma francescano.

Anche se certamente facciamo le stesse cose, tuttavia sono con modalità complementari: una diversità che è ricchezza soprattutto nel manifestare rapporti fraterni e collaborativi tra le varie famiglie francescane.