LA CURA PER I FRATELLI CHE NON HANNO NIENTE

Florigi ha deciso di sostenere le opere di carità dei frati con una donazione continua: “come diceva san Francesco: Poiché si è dando che si riceve

CI RACCONTI QUALCOSA DI LEI: COSA AMA FARE NELLE SUE GIORNATE, SE VOLGE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO…

Mi chiamo Florigi e ho 80 anni e sono un farmacista. Ho 6 figli, di cui alcuni hanno collaborato insieme a me nella farmacia di famiglia.

Da più di vent’anni mi presto al servizio dell’Altare del Signore come accolito in attesa di consacrazione a Diacono permanente.

La domenica e nei giorni festivi porto l’Eucarestia agli anziani in una casa di accoglienza e mi rendo disponibile, per quanto nelle mie possibilità, ad assistere chi ha bisogno di aiuto.

 

COSA L’HA SPINTA AD INIZIARE UNA DONAZIONE REGOLARE CON NOI E CHE SIGNIFICATO HA PER LEI UNA DONAZIONE CONTINUATA NEI CONFRONTI DEI FRATELLI E SORELLE IN DIFFICOLTÀ?

Mi stanno a cuore tutte le attività dei frati francescani, ma il pensiero che ancora oggi, possano esserci fratelli e sorelle che non hanno un po’ di pane o un posto per riposare, genera in me profonda tristezza.

Questo è il motivo che mi ha spinto ad offrire questo piccolo contributo e non esito a consigliare a tutti di fare lo stesso, ognuno secondo le proprie possibilità, nella speranza perché tutti insieme possiamo ripetere con le parole di San Francesco:

“O Padre fa che io non cerchi tanto di essere consolato ma di consolare, di essere compreso ma di comprendere, di essere amato ma di amare, poiché si è dando che si riceve, perdonando che si è perdonati, morendo che si risuscita a vita eterna”.

 

Vorresti aiutare anche tu, come Florigi,
i tuoi fratelli e sorelle con un dono continuativo?

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