La ricchezza della differenza. La forza dell’unità.

 

Consapevolezze fondamentali al Centro S. Antonio che, inevitabilmente, hanno ispirato anche la nuova avventura de La Casetta Gigante.

Un’avventura “di gruppo”, sostenuta dal lavoro concreto di alcuni volontari che, sin dal primo giorno, hanno messo a disposizione del progetto le loro diverse competenze, i loro diversi “carismi”. Nella certezza che sarà proprio l’unione dei tanti “doni” unici e particolari che ognuno di noi ha, che porterà lontano La Casetta Gigante, facendola crescere in un orizzonte di fraternità.

Perché questo nuovo progetto in cui ci siamo lanciati è semplice solo in apparenza. Nella realtà della sua realizzazione richiede moltissimo impegno, concretezza, efficienza. È un puzzle complesso che nessuno, da solo, riuscirebbe a comporre. Servono più mani, più menti, più “talenti”. Serve unità, anche nella consapevolezza dei limiti di ciascuno e nella volontà di aprirsi agli altri per superarli e per raggiungere un obiettivo comune.

Per molto tempo abbiamo camminato insieme verso questo traguardo, pensando a ciò che avremmo voluto costruire e alle competenze di cui avremmo avuto bisogno per riuscirci.

Competenze di cui il Centro S. Antonio è indubbiamente ricco.
Competenze sorrette dalla fiducia e dalla conoscenza reciproche.
Competenze che aspettavano solo di mettersi, ancora una volta, in azione.

A guidare questa valente compagine è frate Carlo, forte della sua allegria, del suo senso pratico e del suo esuberante ottimismo. Al suo fianco, un operatore e quattro volontari del Centro: Nicola, Martina, Alberto, Fernando e Chiara.

Esperienza – professionale e personale – concretezza, umanità, saggezza, empatia, voglia di mettersi in gioco, allegria, simpatia, capacità di uscire dagli schemi per trovare soluzioni concrete. Queste, e tante altre, sono le doti che li accomunano, insieme alla volontà di aderire subito, e con grande entusiasmo, al progetto de La Casetta Gigante.

Ed è proprio dall’unità del gruppo che nasce la forza per affrontare anche le difficoltà e le fragilità di una sfida dove, inevitabilmente, non può sempre filare tutto liscio.

Dove ci sono stati momenti belli, come la gioia di comunicare al primo ospite che sarebbe stato accolto, che La Casetta Gigante stava per aprire le sue porte. E momenti un po’ meno belli, come quelli segnati dalla tensione che spesso nasce dalla paura di affrontare qualcosa di nuovo.

Al di sopra e prima di ogni cosa, però, c’è la bellezza di crescere insieme, verso un futuro aperto a infinite possibilità. Un futuro animato da un respiro comune, da un cammino comune. Perché La Casetta Gigante non è proprietà privata di alcuno, ma dimora aperta a tutti, nel segno dell’amore e del rispetto per gli altri.

La squadra al completo

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