L’augurio che fr. Enzo ha scritto per te
Caro fratello, cara sorella,
oggi abbiamo particolarmente bisogno di respirare, vivere e donare la speranza! Questa è come la tenue luce dell’aurora, che prelude alla piena luce del giorno. Non può essere ridotta a un vago sentire che lasci ancora nel timore e nell’insicurezza, o che esprima una semplice aspettativa che la realtà può vanificare da un momento all’altro… Questa speranza chiamata ad abitare la nostra vita è, infatti, una certezza!
Proprio questo afferma Francesco nella “Preghiera al Crocifisso di san Damiano”:
Altissimo glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
E damme fede dritta,
speranza certa,
carità perfetta…
Anche nelle “Lodi di Dio Altissimo”, l’ultima preghiera vissuta sul monte della Verna, con il corpo segnato dalle stimmate, Francesco rivolgendosi al Signore con il cuore totalmente abitato da lui, per due volte esclama:
Tu sei la nostra speranza…
Tu sei la nostra speranza!
Questa speranza è dunque possibile solo nella relazione con Colui che è il Signore della vita e della storia. Si tratta di una “virtù teologale”, conseguenza di un’autentica relazione con il Signore.
È quindi una speranza paradossale, possibile anche nelle situazioni più difficili e faticose. Sorella della fede e della carità, la speranza porta a vivere già per qualcosa che proprio non si vede, non si constata, o appare addirittura continuamente contraddetto dalla realtà dei fatti!
Eppure, questa è l’unica speranza non illusoria, non effimera, non ingannevole! Che questa speranza abiti sempre anche il tuo cuore, perché le tenebre dell’ignoranza e della confusione – oggi alquanto fitte – non abbiano a prevalere sul nuovo giorno sempre possibile!
Colui che è la nostra speranza ti doni la sua pace!