Per un giovane oggi, la nostra società non si presenta molto semplice (ma quale società lo è stata?!!). Per alcuni, sembra un fiume in piena, nel quale si è immersi, che esige sempre più cose e che spesso sembra dire che “non andiamo bene così come siamo”.
Molti giovani sono preoccupati di non essere all’altezza delle aspettative che gli altri hanno su di loro – anche quelli che sembrano tanto sicuri di sé.
Diversi dei giovani che mi è capitato di accompagnare me lo raccontano e mi confidano che pur sentendosi chiamati a qualcosa di grande, forse da Dio stesso, preferiscono fare finta di niente, proprio perché non si sentono all’altezza. Hanno l’impressione che Egli chieda troppo!! Questo perché Dio stesso viene associato allo stile esigente del nostro modo di vivere oggi.
A un certo punto, tuttavia, succede qualcosa che rompe queste convinzioni e questi stereotipi e si apre allora una fessura nella quale può entrare luce. Quando arrivano il fallimento, la sofferenza, la frustrazione, l’insoddisfazione… arrivano anche tutte le domande vere della vita, quelle per le quali questa società non ha reali risposte e soluzioni. È in questo momento che tutte le pretese, i principi e le maschere vacillano, anche la fede stessa vacilla, e diventa così urgente rispondere a una domanda profonda: qual è il senso di ciò che vivo? Il significato della vita?
Alcuni ragazzi cercano la risposta a questa domanda avvicinandosi a noi frati e noi non possiamo fare altro che affiancarci a loro, accompagnarli con pazienza, raccontare il dono che abbiamo ricevuto dell’incontro con il Signore e seminare nella fessura che si è aperta qualche dubbio e nuove domande.
Con gli anni ho imparato che non posso convincere nessun ragazzo a seguire la mia strada, ma posso ascoltarlo, confrontarmi con lui, approfondire ciò che sta vivendo e invitarlo a “stare” con il Signore, a “fidarsi” di Lui.
Con gli anni, tuttavia, ho anche imparato che quando nasce questa domanda sul senso della vita … il cammino verso un orizzonte completamente nuovo è già lì, a portata di mano…
Perché il Signore mette sempre in cammino e non smette di “sfidare” la nostra vita.
fr. Devis Rutigliano